La Valle del
Fino
L’itinerario attraversa una delle zone
meno frequentate della provincia, ma sicuramente una
delle più affascinanti e più ricche di tradizioni, che
si estende lungo la Valle del fiume Fino. Da Silvi marina
vale la pena di salire a Silvi alta, che offre una splendida
veduta dell’Adriatico. Da qui, attraverso la panoramica
SS 553, si raggiunge, in una decina di chilometri, la
storica città di Atri e, lungo la valle del Fino, percorrendo
un tratto della statale e proseguendo per la strada
provinciale, si giunge a Villa Bozza, centro di origine
preromana, e a Castilenti, paese noto per un cippo miliario
degli imperatori Valentiniano, Valente e Graziano. Da
Castilenti, scendendo a valle, si incontra, sulla destra,
l’incrocio con la SS 81, risalendo la quale, dopo circa
quattro chilometri c’è un altro incrocio, sulla sinistra,
con la SS 365 che, in tre chilometri, conduce a Castiglione
Messer Raimondo, oggi famosa per i suoi scavi archeologici.
Chi desideri ammirare un incantevole panorama della
valle, può raggiungere, in breve tempo, Montefino, che
conserva anche i resti di un castello degli Acquaviva,
duchi di Atri. Proseguendo invece lungo la SS 365, si
raggiunge Bisenti, ricca di testimonianze medioevali
e barocche e, con una breve deviazione, Arsita, nota
per l’artigianato del legno e per le autentiche tradizione
folkloristiche. Da Bisenti, ritornando sulla SS 365,
è facile raggiungere Basciano, e poi Villa Vomano, da
dove, lungo la SS 81, in circa dodici chilometri si
giunge a Penne S. Andrea sede, in agosto, dell’incontro
di folklore italico, manifestazione famosa e di rilievo.
Ritornando sulla statale è facile arrivare a Cermignano
e magari prevedere una piccola escursione a Montegualtieri
che conserva integra un originale torre triangolare
del ‘300, o proseguire per Cellino Attanasio, famoso
castello dei duchi di Acquaviva, cinto di mura e di
torri. Da Cellino, ripassando per Atri, consigliamo
di ritornare sulla costa lungo la strada provinciale
che, attraversando Mutignano, raggiunge Pineto. La strada
che conduce da Cellino Attanasio ad Atri permette di
ammirare i famosi calanchi, solchi di erosione incisi
dalle acque nelle rocce argillose. Si tratta di vere
e proprie architetture della natura
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COSA
VEDERE NELLA VALLE DEL FINO |
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Famosa nel mondo per l'industria della liquirizia,
Silvi fa da confine fra la provincia di Pescara
e quella di Teramo. Il centro storico, in collina, conserva
la Chiesa Madre con una bella torre campanaria.
La zona litorale presenta un arenile lungo circa quattro
chilometri. Come a Roseto degli Abruzzi, anche qui non
mancano strutture alberghiere e manifestazioni particolari
che fanno di Silvi un centro a forte vocazione turistica.
A
Castilenti
è interessante la Chiesa parrocchiale che
custodisce una croce astile. Merita poi una visita il
Convento francescano recentemente
restaurato.
A
Castiglione
Messer Raimondo centro dalle antiche origini,
nella Chiesa di San Nicola di Bari, è conservata
una bella croce processionale di rame e argento dorato
del sec. XVI. Vale la pena, poi, di visitare gli
Scavi archeologici di Colle San Giorgio, dove
sono stati rinvenuti i resti di un santuario italico che
fanno risalire proprio al periodo italico il primo
insediamento abitativo nel territorio di
Castiglione Messer Raimondo.
Ricca di monumenti è Bisenti
. Particolare è la barocca Chiesa Madre di Santa
Maria degli Angeli con il campanile e, all'interno,
una statua di terracotta della Madonna con il Bambino.
Interessante anche la Casa Badiale del 1400, la
Torre medievale, le Fontane antiche. La
leggenda vuole che proprio a Bisenti sia nato Ponzio
Pilato e, a testimonianza di ciò, gli abitanti del
paesino indicano quella che sarebbe stata, un tempo, la
sua casa.
Da
Bisenti è facile raggiungere Arsita
immersa nel verde. Lungo il corso principale si
trovano diversi palazzi gentilizi e la Parrocchiale
di Santa Vittoria, chiesa cinquecentesca restaurata
nel 1700 che conserva, all'interno, una settecentesca
scultura in legno del Cristo morto. Poco distante la
Chiesa della SS. Trinità, con una porta in
bassorilievo in legno. Nella zona periferica, su una
rocca, si trova un Torrione a pianta ottagonale
appartenente all'ormai inesistente cinta fortificata e
merlata del 400. Su una collina poco distante dal centro
c'è, poi, la Chiesa romanica di Santa Maria d'Aragona
al cui interno è possibile ammirare un affresco
cinquecentesco riproducente l'immagine della
Madonna.
A
Basciano
piccolo centro a pochi chilometri dal capoluogo di
provincia, ci sono ancora i resti di un Castello.
Di particolare rilevanza è la Chiesa di Santa
Maria fuori le mura, edificata probabilmente su un
vecchio tempio pagano, che presenta un particolare
soffitto tutto in mattonelle dipinte e splendidi altari
lignei. Da visitare anche la Parrocchiale di San
Flaviano. A Basciano è famosa la "sagra del
prosciutto nostrano" che si tiene ogni anno nel mese di
agosto e la "passeggiata delle canestrelle" con
l'assaggio di vini locali.
A
Penna
Sant'Andrea dove nel mese di agosto si svolge il
'Festival del folklore italico", c'è da visitare la
Chiesa matrice con un grande altare in legno
dorato.
Preziose e raffinate tele si possono ammirare
a Cermignano
in una Chiesa barocca, mentre la Chiesa di
Sant'Eustachio conserva splendidi altari lignei del
1300.
Montegualtieri merita sicuramente
una visita perché presenta una particolarità unica in
Abruzzo: la Torre triangolare del '300, probabilmente
costruita con intenti di avvistamento.
A
Cellino
Attanasio famoso castello dei duchi d'Acquaviva,
con resti di mura perimetrali dai torrioni cilindrici,
occorre certamente visitare la bella Parrocchiale di
Santa Maria la Nova, il cui portale trecentesco è
opera dell'artista Matteo de Caprio.
Riscendendo verso il mare merita
una visita il piccolo centro di Mutignano. La Chiesa del patrono San Silvestro
Papa, con frammenti e bassorilievi esterni di un
edificio più antico, mostra, all'interno, una preziosa
ancòna lignea dipinta da Andrea de Litio (sec. XV) e
raffigurante San Silvestro. Splendido il crocifisso
in marmo attribuito al Bernini.
L'itinerario termina a Pineto
che prende il nome dalla fitta pineta che costeggia
il paese e dal verde che ancora circonda
la piccola località balneare. Alla periferia meridionale
si erge la Torre di Cerrano, una delle cinquecentesche
torri di Carlo V, oggi di proprietà della Provincia,
al cui interno c'è un laboratorio di biologia marina
del Ministero della Marina Mercantile, di importanza
nazionale.
Questo itinerario, dal mare ai
monti, consente di gustare, nelle trattorie e nelle
aziende agrituristiche disperse in tutti i paesetti
toccati, alcuni dei piatti più caratteristiche e
tradizionali della secolare gastronomia locale, dai
famosi maccheroni alla molinara, ai pecorini e ai salumi
prodotti in zona in maniera del tutto artigianale, il
tutto innaffiato dal vino "montonico" lodato dagli
storici antichi e protagonista di una frequentatissima
sagra che si tiene a Bisenti nel mese di
ottobre. |