La Valle del Tordino

L’itinerario, partendo dalla località turistica e balneare di Giulianova, si svolge verso l’interno, attraverso SS 262, fino a Teramo, il capoluogo di provincia, passando per Mosciano Sant’Angelo, per Bellante e per l’antichissima Campli.

Una volte giunti a Teramo ci si offrono diverse possibilità di scelta fra percorsi differenziati ma tutti ugualmente ricchi di attrattive e peculiarità che ben valgono una visita. Percorrendo la SS 80 in direzione di L’Aquila, al bivio per Valle San Giovanni si potrà risalire la valle del fiume Tordino, verso i Monti della Laga, e raggiungere Cortino, con il suo verde e i suoi abeti millenari, e di qui Crognaleto, un Eden tutto abruzzese fatto di boschi ricchi di fragole e funghi e di fiumi lungo i quali è ancora possibile pescare in un ambiente totalmente vergine.

Sempre da Teramo, lungo la SS 80, si incontra il bivio per la vicinissima Torricella Sicura, da dove una strada provinciale conduce a Rocca S. Maria, quindi, alla frazione Paranesi, e di qui al Ceppo, a 1.300 metri di altitudine, ai margini del Bosco Martese, dentro il quale scorre il fiiume Castellano e si possono raccogliere e gustare ottimi funghi.

L’itinerario più tradizionale, a partire da Teramo, è però quello che, sempre lungo la SS 80, conduce a Montorio al Vomano, paese ricchissimo di testimonianze artistiche, e a Fano Adriano.

Da Fano, in pochi chilometri si raggiunge Pietracamela, con la località sciistica di Prati di Tivo, oppure si torna a Montorio al Vomano e di qui, percorrendo una strada un po’ tortuosa ma non troppo lunga, si arriva a Tossicia, e in breve tempo a Colledara, da dove non è difficile far ritorno a Teramo.

 

 

 

 

 

 

COSA VEDERE NELLA VAL TORDINO

Antico Castrum Novum la città di Giulianova divenne colonia romana nel 290 A.C. in concomitanza con Hatria (oggi Atri). Nel centro storico, provenendo dal lido, ci si trova subito a Piazza Vittorio Emanuele, con uno splendido Belvedere sul mare e un monumento in bronzo di Vittorio Emanuele II realizzato da Pagliaccetti. Poco distante, su Corso Garibaldi, sorge il rinascimentale Duomo di San Flaviano, in pianta ottagonale e in cotto, con una cupola a calotta semisferica. All'interno spiccano il Battistero, con gli Angeli volanti nella conca e il Battesimo di Gesù.

Oggi città famosa per l'artigianato del mobile Mosciano Sant'Angelo fu fondata dai benedettini nell'897 e divenne feudo dei Duchi d'Acquaviva nel 1397. Da vedere la Torre merlata gotica del '300, che si trova accanto alla facciata della chiesa parrocchiale, Chiesa parrocchiale di Mosciano Sant'Angeloa pianta quadrata e con stemma degli Acquaviva. Verso la Valle del Tordino c'è poi il Convento dei Santissimi Sette Fratelli, con testimonianze di età pagana e resti dell'impianto romanico. Interessante anche la Chiesa del Rosario, eretta nella seconda metà del XIX secolo. Da vedere anche l'Osservatorío di Colle Leone, della Società di Scienze Astronomiche Italiane (per una visita gratuita tel. 0861/8061499). A Montone, oltre alla splendida veduta sul mare, ci sono resti di un Castello e, nella Chiesa di Sant'Antonio, un sarcofago gotico di Bucciarello di Giacomo di Bartolomeo (1390).

Bellante merita una visita per diverse ragioni. La Parrocchiale di Santa Maria conserva stucchi barocchi e prestigiose tele, statue lignee e una croce in argento. Dal Belvedere c'è una splendida vista della Montagna dei Fiori e del mare. Nella frazione di Ripattonì si erge un Castello trecentesco e l'antica Chiesetta di S. Maria de Erulis, con preziosi affreschi.

A Valle San Giovanni è possibile visitare i ruderi della caratteristica Chiesa romanica di San Giovanni in Pergulis.

Immerso nello splendido scenario del Gran Sasso e dei Monti della Laga, il paesino di Crognaleto è circondato da numerose frazioni che, un tempo, erano vere e proprie cittadine dedite all'agricoltura e alla pastorizia. E’ per questo che i dintorni di Crognaleto sono ancora oggi ricchi di testimonianze e di monumenti che ben meritano una visita.

Caratteristica anche Torricella Sicura con la Chiesa parrocchiale barocca e, nella frazione di Villa Popolo, la Chiesa di San Bartolomeo, con un soffitto di legno dipinto. Da vedere anche la Chiesa di San Pietro ad Azzano nella frazione di Joannella e, a Magliano, i resti di mura ciclopiche.

A Montorio al Vomano esige una Veduta di Montorio al Vomanovisita la Collegiata di San Rocco, con grandi altari barocchi in legno e preziosi arredi. Da vedere anche la Chiesa di San Filippo, la Chiesa degli Zoccolanti, la Chiesa dei Cappuccini con il chiostro, e i baluardi del Forte spagnolo. Può essere piacevole e interessante una passeggiata lungo le strade del centro storico ricche di antichi edifici, fra cui Casa Catini, con un bel portale del Quattrocento. Sul fiume Vomano ci sono, poi, i resti di un rarissimo Tempio dedicato a Ercole. Nei dintorni si possono ammirare cospicui monumenti, a Villa Brozzi (Chiesa di Santa Maria), Leognano (Casa natale di Melchíorre Delfico), Cusciano e Collevecchio (Abbazia di San Sebastiano). Da Montorio, punto di attrazione per tutta la vallata del Mavone-Vomano, si può anche risalire la strada provinciale 42 per Campitello di Schiaviano, con una bellissima veduta del mare e del Gran Sasso e un'azienda faunistica venatoria di 1.000 ettari con maneggio e agriturismo.

Giunti in montagna la prima località che si incontra è Fano Adriano con la bella Chiesa di San Pietro, le antiche case, la Fonte della Cannalecchia e la Chiesa dell'Annunziata a Colle San Marcello, che sovrasta il paese offrendo una splendida vista del Gran Sasso. Nei dintorni, a Prato Selva, ci sono impianti sciistici e una seggiovia. Tutta la zona circostante merita sicuramente una visita per la bellezza della natura, ancora intatta.

Pietracamela con la località sciistica di Prati di Tivo, rappresenta una delle più famose stazioni invernali del Gran Sasso d'Italia, alle pendici del Corno Piccolo (circa 2.000 mt di altitudine). Nel centro storico ci sono interessanti monumenti e opere d'arte.

A Tossicia vale la Chiesetta di Sant'Antonio Abate a Tossiciapena di visitare la Chiesa di Santa Sinforosa, con un bel portale e varie opere d'arte, la Chiesetta di Sant'Antonio, con un portale gotico del 1471, di Andrea Lombardo, la Parrocchiale dell'Assunta con due portali quattrocenteschi, il Palazzo marchesale, i resti del Castello e di Case medievali, con bifore e stemmi. La zona di Tossicia è ricca di botteghe artigiane, soprattutto a Chiarino, dove lavorano ancora diversi ramai.

Al termine dell'itinerario, a Colledara da visitare la Chiesa di San Paolo, il Nucleo medievale e la Chiesa monumentale. E’ sicuramente da vedere la frazione di Castiglione della Valle, che un tempo rappresentava il vero nucleo cittadino, prima che esso si estendesse e prendesse il nome di Colledara. A Castiglione Castiglione della Vallesopravvivono i resti del Castello baronale e una Chiesa del sec. XI con due particolari portali che presentano architravi monolitici con archi a sesto rotondo. Pare che l'antico borgo abbia dato rifugio a Lucrezia Borgia e Lorenzo D'Aragona, sfuggiti alle ire del duca Valentino.